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Tutti per uno, uno per tutti...


Tutti per uno, uno per tutti… questo è il motto con cui ogni giovane dovrebbe vivere le proprie esperienze di vita. Purtroppo negli ultimi anni a causa dell’estremo individualismo diffuso in tutti i livelli della società questo principio di cooperazione sta via via scomparendo. In realtà la natura stessa ci insegna che la crescita di una società come del singolo avviene solo grazie alla cooperazione tra individui. Una classe può essere considerata come una piccola società e ogni singolo individuo è indissolubilmente legato all’altro, motivo per il quale la crescita di un gruppo è possibile solo se i membri cooperano tra loro e non viceversa. Le maggiori soddisfazioni ed i più grandi risultati infatti spesso arrivano quando tra i membri del gruppo esiste una reale, sincera ed autentica cooperazione. Nel mondo giovanile la cooperazione rappresenta un modello educativo da integrare alla vita stessa dato che la scuola è il terreno di confronto migliore dove accrescere le proprie potenzialità e dove costruire delle fondamenta stabili. Per alcuni la classe rappresenta una seconda famiglia specie nel momento in cui gli adolescenti cercano di trovare la loro identità al di fuori del contesto familiare. In questa fase l’identità del gruppo e il bisogno di appartenenza è talmente forte che trovare un’ambiente dove venga privilegiato il singolo rispetto al gruppo potrebbe ripercuotersi su autostima e carattere. Per questo il compito della scuola consiste anche e prima di tutto sul valorizzare certi principi guida come unione, cooperazione e aggregazione e solo successivamente sulle competenze settoriali. Solo così è possibile costruire le fondamenta su cui creare la personalità, solo così avviene la maturazione e l’apprendimento.


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